Tagli voli nei 40 principali aeroporti USA: guida per viaggiatori aggiornati

40 principali aeroporti statunitensi stanno tagliando i voli a causa della chiusura. Ecco cosa devono sapere i viaggiatori

Viaggio negli Stati Uniti durante lo shutdown: cosa aspettarsi aerei, aeroporti e consigli pratici

Se stai programmando un viaggio negli Stati Uniti in questo periodo, soprattutto in vista del Ringraziamento e delle festività, è fondamentale conoscere le ultime novità riguardo ai voli e agli aeroporti. Lo shutdown del governo americano ha superato la durata record, causando un impatto crescente sul sistema di controllo del traffico aereo e portando a restrizioni significative sui voli nazionali.

Come lo shutdown influenza i voli negli aeroporti americani e cosa significa per i viaggiatori

La Federal Aviation Administration (FAA) ha imposto un taglio del 10% dei voli in 40 tra i più trafficati aeroporti degli Stati Uniti. L’obiettivo è alleggerire la pressione sugli operatori del traffico aereo, che lavorano in gran parte senza stipendio a causa del blocco dei finanziamenti federali. Questo ridimensionamento graduale dei voli è stato pensato per mantenere la sicurezza in volo, ma avrà ripercussioni inevitabili sulle prenotazioni e sulla puntualità dei voli.

Sean Duffy, segretario ai trasporti, ha sottolineato che se la situazione persisterà, i viaggiatori potrebbero trovarsi a fronteggiare un “caos di massa” fatto di ritardi, cancellazioni e, in casi estremi, anche la chiusura dello spazio aereo. Da viaggiatore, prepararsi a possibili ritardi e a lunghissime attese è diventato un must per evitare tensioni e delusioni.

Quanti voli saranno cancellati e quali aeroporti sono coinvolti?

Le restrizioni voleranno ad intensificarsi progressivamente: a partire dal 9 novembre, il numero di voli cancellati sarà inizialmente del 4%, salendo fino al 10% entro il 14 novembre. Gli orari di limitazione sono previsti tra le 6:00 e le 22:00 ora locale e interesseranno tutte le compagnie aeree nazionali.

Secondo dati aggiornati di FlightAware, oltre 800 voli sono stati cancellati solo in un giorno, con grandi vettori come Delta Air Lines, United Airlines e American Airlines tra i più colpiti. La società di analisi Cirium stima che le cancellazioni complessive potrebbero superare le 1.800 unità, coinvolgendo più di 268.000 posti a sedere.

Il blocco riguarda aeroporti tra i più trafficati del paese e sparsi in più di due dozzine di stati, inclusi centri nevralgici come Atlanta, Denver, Dallas, Orlando, Miami e San Francisco. Nelle grandi metropoli come New York, Houston e Chicago, le limitazioni colpiscono più scali aeroportuali, amplificando l’effetto a catena.

Al momento, però, i voli internazionali non subiscono riduzioni dirette, anche se i ritardi interni potrebbero ripercuotersi indirettamente.

Consigli pratici per chi viaggia durante lo shutdown negli Stati Uniti

Se hai in programma un viaggio aereo negli USA nei prossimi giorni, la regola numero uno è: resta informato prima di partire. Usa le app delle compagnie aeree o i siti web di monitoraggio voli per controllare lo stato dell’operazione. In particolare, il sito della FAA è utilissimo per verificare se sono presenti ritardi diffusi nel tuo aeroporto di partenza o arrivo.

In aeroporto, la strategia migliore se il volo viene cancellato è contattare subito il servizio clienti della compagnia aerea oppure utilizzare i canali social come X (ex Twitter), dove spesso le risposte sono rapide ed efficaci. Le compagnie aeree, infatti, riprenotano i passeggeri senza costi aggiuntivi sui voli successivi disponibili.

Considera inoltre alternative di trasporto come treno, auto o autobus, soprattutto per spostamenti brevi. Quando l’intero sistema aereo è sotto stress, non è detto che prendere un volo con una compagnia diversa risolva il problema, poiché il problema interessa contemporaneamente più aeroporti e vettori.

Cosa fare in caso di cancellazione: diritti dei viaggiatori

Se il tuo volo viene cancellato, sei legalmente tutelato. Anche se hai acquistato un biglietto non rimborsabile, hai diritto al rimborso del prezzo del biglietto e di eventuali servizi extra come bagagli o upgrade non utilizzati.

Le compagnie aeree statunitensi non sono obbligate a coprire costi per vitto o alloggio né a versare compensazioni economiche ulteriori, a meno che non decidano di farlo volontariamente. Per capire quali sono i diversi livelli di assistenza offerti, puoi consultare il dashboard del Dipartimento dei trasporti USA che mostra gli impegni specifici di ogni vettore.

Il rischio “caos di massa”: perché i controllori di volo lavorano senza stipendio

La situazione ricorda la chiusura totale dello spazio aereo USA nel post-11 settembre 2001, anche se oggi una chiusura completa non è ancora stata decisa. La vera preoccupazione è che migliaia di operatori, tra controllori del traffico e personale di sicurezza negli aeroporti, stanno continuando a lavorare senza essere pagati a causa dello shutdown. Questa grave condizione sta spingendo molti a prendersi malati o a cercare lavori temporanei altrove per sopravvivere.

Fattore dannoso per la sicurezza e per l’organizzazione dei voli, il blocco cresce di giorno in giorno e mette a rischio tutto il sistema del trasporto aereo americano. Le autorità hanno segnalato una carenza di circa 3.000 controllori, con conseguenze visibili anche ai viaggiatori: code più lunghe, coincidenze perse e ore di attesa interminabili in aeroporti o ai gate.

Qual è l’attuale livello di ritardi e cancellazioni negli aeroporti USA?

Nonostante le difficoltà, le compagnie aeree stanno cercando di mantenere la maggior parte dei voli in orario. Cirium fa sapere che, dall’inizio dello shutdown il 1° ottobre, il tasso medio di puntualità è rimasto attorno al 70-80% — una performance che si avvicina agli standard regolamentari anche se non ottimale.

Tuttavia, in aeroporti molto trafficati come Newark, solo il 56% dei voli partiva puntuale, e a Orlando circa il 70%. Le stime dicono che finora oltre 3,2 milioni di passeggeri sono stati impattati da ritardi o cancellazioni.

Quali conseguenze avrebbe una chiusura dello spazio aereo USA?

Una chiusura totale o anche parziale dello spazio aereo americano avrebbe un effetto domino non solo sugli Stati Uniti ma sull’intero sistema di voli internazionale. Il traffico aereo negli USA è strettamente interconnesso: ritardi e restrizioni in un centro di controllo si propagano rapidamente in altri aeroporti del paese, aggravando le tempistiche di viaggio e provocando cancellazioni a catena.

Questo impatterebbe anche i voli in transito verso Europa e altre destinazioni, rendendo il viaggio più incerto e complicato. Geoff Freeman, presidente della US Travel Association, ha dichiarato che sebbene la riduzione dei voli sia necessaria per la sicurezza, la responsabilità della crisi è del Congresso, che non ha trovato una soluzione tempestiva.

Ultimi consigli per chi pianifica un viaggio negli Stati Uniti

Se stai organizzando un viaggio negli Stati Uniti in questo periodo complesso, ti consigliamo di essere particolarmente flessibile e di monitorare costantemente lo stato del tuo volo. Prenotare assicurazioni viaggio che coprano cancellazioni impreviste e valutare mezzi alternativi di trasporto può salvarti da situazioni difficili.

Tieni conto che il clima negli aeroporti è teso, ma la sicurezza rimane la priorità assoluta. Arriva sempre in anticipo, preparati a trascorrere più tempo del previsto ai controlli e mantieni la calma anche davanti a disagi inevitabili.

Infine, ricorda: informarti, organizzarti con anticipo e avere pazienza sono le chiavi per superare questo periodo complicato e vivere comunque un’esperienza di viaggio negli USA indimenticabile.