Almería è una provincia dall’anima unica e ancora poco conosciuta ai più, un luogo che sorprende ogni viaggiatore alla ricerca di esperienze autentiche e fuori dai sentieri battuti. Certo, quando si pensa ad Almería, la mente vola subito a Cabo de Gata o alle zone desertiche intorno a Tabernas, ma questa provincia andalusa nasconde molto di più: montagne innevate d’inverno, città dove si stagionano prosciutti pregiati e persino osservatori astronomici d’eccellenza mondiale.
Se stai programmando un viaggio a Almería, ecco otto tappe imperdibili per scoprire il vero cuore di questa terra sorprendente, con suggerimenti pratici e dettagli da viaggiatore esperto.
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ToggleGrotte di Sorbas: un mondo sotterraneo da esplorare da vicino
Appena deviando dalla A7 (Murcia-Almería) verso la vecchia N340a, arriverai a Sorbas, un borgo caratteristico reso celebre da una straordinaria rete di grotte scavate non nel calcare, bensì nel gesso. Questa particolare caratteristica fa sì che stalattiti, stalagmiti e altre formazioni si formino e si dissolvano molto più rapidamente rispetto alle grotte tradizionali, regalando un paesaggio carsico vivo e quasi in continuo cambiamento.
Le grotte di Sorbas sono un vero e proprio parco naturale, ma attenzione: non aspettarti una visita turistica standard con passerelle e luci soffuse. L’esplorazione è più avventurosa, quasi speleologica, e richiede casco e torcia, oltre a una buona dose di spirito di avventura. I tour vanno da quelli più “base” di circa due ore a escursioni tecniche di oltre quattro ore, ideali per chi ama il trekking sotterraneo. Per organizzare il tour, rivolgiti al Centro Visitatori di Los Yesares situato nel centro di Sorbas.
Castello di Vélez-Blanco: un gioiello rinascimentale da ammirare
Salendo da Vélez Rubio, non potrai non notare questa imponente fortezza rinascimentale del XVI secolo, che incanta con le sue sette torri regolari e la maestosa Torre del Homenaje svettante sopra tutto il complesso. Il castello di Vélez-Blanco un tempo era la residenza dei signori del marchesato, e la cura con cui è stato restaurato traspare in ogni dettaglio delle sue sale, scale e passaggi interni, che sembrano narrarti storie di epoche passate.
Un elemento affascinante di questo viaggio è scoprire che il raffinato chiostro d’onore in marmo bianco Macael, uno dei gioielli del Rinascimento andaluso, fu smontato pezzo per pezzo e trasferito al Metropolitan Museum di New York, dove oggi è possibile ammirarlo come una preziosa testimonianza storica.
Osservatorio di Calar Alto: stellare esperienza ad alta quota
Per gli appassionati di astronomia e natura, una visita all’Osservatorio Calar Alto è un’esperienza da non perdere. Raggiungibile dalla A-92 tramite Gérgal e la tortuosa strada verso la cima della Sierra de los Filabres (a 2.168 metri sul livello del mare), è il più grande centro astronomico continentale europeo, dotato di telescopi di altissimo livello, tra cui quello da 3,5 metri, il più grande del continente.
Oltre alle visite diurne, da non sottovalutare sono le attività notturne che permettono di osservare il cielo limpido e privo di inquinamento luminoso della provincia di Almería, ammirando stelle e pianeti in un contesto unico. Ricordati che in inverno la strada può essere innevata e richiede prudenza nella guida. Per informazioni e prenotazioni, visita il sito della società Azimuth, Educazione e Turismo Scientifico SL.
Serón e il castello Nasride: un tuffo nella storia andalusa
Serón è un borgo di montagna raccolto attorno a un antico castello nasride del XIII secolo. Il suo centro storico, affascinante e autentico, con le strade strette e ripide, incanta chi desidera immergersi nell’atmosfera della Spagna musulmana medievale.
La visita termina sulla sommità del castello da cui si gode una vista privilegiata sulla valle sottostante. E dopo tanta storia, concediti un assaggio del famoso prosciutto di Serón, stagionato proprio nelle fresche montagne circostanti. Un ottimo indirizzo per degustarlo è il bar-ristorante Plaza Nueva, proprio accanto al Municipio.
Il Centro Pérez Siquier: viaggio nella fotografia d’arte
Se ami la fotografia, inserisci nel tuo itinerario una visita al Centro Pérez Siquier, il primo museo spagnolo dedicato all’opera di un singolo fotografo. Situato nella periferia di Olula del Río, celebra il lavoro di Carlos Pérez Siquier, icona dell’avanguardia fotografica spagnola nato proprio ad Almería nel 1930.
Le sue fotografie in bianco e nero e a colori degli anni ’50 raccontano la realtà popolare dell’epoca, in particolare del quartiere de La Chanca ad Almería. Collegato al centro, trovi anche il museo Casa Ibáñez, uno dei più importanti spazi d’arte contemporanea dell’Andalusia dedicato all’artista locale Andrés García Ibáñez.
Sierra María: natura incontaminata e panorami mozzafiato
Per chi ama la natura e le escursioni, il Parco Naturale della Sierra María-Los Vélez è una gemma nascosta, situata nel nord della provincia. Qui si trovano fitte foreste di pini, querce e una ricca biodiversità di oltre cento specie di uccelli, in un paesaggio montano di roccia calcarea ricca di anfratti e doline.
L’escursione più classica porta alla vetta del Picco María (2.045 metri), con un sentiero che parte dall’eremo della Virgen de la Cabeza; il percorso dura circa tre ore e vale sicuramente lo sforzo per le viste spettacolari. Se vuoi camminate più dolci, puoi scegliere tra altri sentieri come il Pinar de la Muela o l’Umbría del Maimón. La base ideale per esplorare questa zona è la cittadina di María, nota anche per la produzione di pregiati prosciutti e insaccati locali.
Cuevas del Almanzora: vivere tra grotte e arte
Il paese di Cuevas del Almanzora, situato nella fertile valle dell’Almanzora, deve la sua fama all’enorme presenza di case-grotta, scavate nelle morbide colline argillose. Il centro storico è pittoresco e culmina nella grande Piazza del Castello, un tempo residenza dei Marchesi di Vélez.
Oggi il castello ospita il Museo Antonio Manuel Campoy, con una collezione d’arte contemporanea che include opere di Picasso, Barceló e altri grandi artisti. Poco distante, si possono visitare antichi lavatoi pubblici e il Museo delle Grotte, dove è ricostruita la vita tradizionale nelle abitazioni-grotta ancora abitate da molte famiglie del territorio.
Il Geode di Pulpí: un caleidoscopio di cristalli giganti
Tra le attrazioni turistiche di Almería più spettacolari spicca il Geode di Pulpí, scoperto nel 1999 in una miniera abbandonata a sud della provincia. Con i suoi 9 metri di lunghezza e 2 di larghezza, è il secondo geode più grande al mondo e il primo accessibile al pubblico.
Le sue pareti sono ricoperte da cristalli di gesso purissimo, alcuni alti quasi due metri, che creano un ambiente magico e quasi ultraterreno. La visita prevede un percorso nelle vecchie gallerie minerarie, terminando con la discesa di una scala a chiocciola fino al livello dove si trova il geode. Anche se non è possibile entrare nel geode stesso per motivi di conservazione, la vista da lontano basta a lasciare senza fiato. Le visite guidate sono disponibili tutto l’anno, con prenotazione obbligatoria.