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ToggleViaggio nel cuore autentico della Toscana: alla scoperta della Val d’Orcia
Quando si pensa a un viaggio in Toscana, le mete più gettonate sono senza dubbio Firenze, Siena, Pisa, Lucca o San Gimignano. Tuttavia, per chi desidera scoprire una Toscana meno battuta dal turismo di massa, l’ideale è dirigersi verso la Val d’Orcia, nel cuore della Toscana meridionale. Questo territorio, dichiarato Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2004, è un vero gioiello dove l’atmosfera rurale e le tradizioni locali convivono armoniosamente, lontane dal turismo internazionale invadente.
Radicofani: la porta d’ingresso alla Val d’Orcia da esplorare in bici
Il piccolo borgo di Radicofani, con poco più di 1.000 abitanti, è il punto di partenza perfetto per chi vuole vivere un viaggio intenso nel cuore della Val d’Orcia. Radicofani si trova a circa 150 chilometri a sud di Firenze e 70 da Siena. Per raggiungerlo senza auto, è consigliabile combinare treno e autobus. Qui l’aria è pulita, i paesaggi mozzafiato e l’atmosfera rilassante invitano a scoprire ogni angolo percorrendo sentieri in sella a una bici elettrica, essenziale per affrontare le pendici ripide di questa zona. Per chi visita la Val d’Orcia in inverno, le possibilità di sciare nei dintorni arricchiscono ulteriormente il ventaglio di attività.
Appena arrivati a Radicofani, lasciatevi trasportare dal fascino di un centro storico formato da viuzze acciottolate e case in pietra vulcanica, testimoni della storia millenaria del borgo. La suggestiva Piazzetta del Teatro e la storica area del Ghetto Ebraico raccontano storie di un passato ricco di cultura e antiche tradizioni.
Tra arte e storia: le chiese di Radicofani da non perdere
Nel cuore di Radicofani, quasi una di fronte all’altra, si trovano le chiese di San Pietro e Sant’Agata. San Pietro, le cui origini risalgono al X secolo, e Sant’Agata, eretta nel XIV secolo sulle mura medievali, sono capolavori architettonici dove gli stili romanico, gotico e rinascimentale si intrecciano in pietra di basalto nero dell’antico vulcano Amiata. Al loro interno si conservano preziose opere d’arte della scuola dei Della Robbia, famosa per le terracotte invetriate: imponenti Crocifissi e immagini della Madonna impreziosiscono le navate, regalando un’esperienza immersiva sia per gli appassionati di arte sacra che per i viaggiatori curiosi.
Escursioni e storia alla Posta Medicea e al Bosco Isabella
Dal centro di Radicofani, scendendo lungo la suggestiva Via della Fonte, si raggiunge il Lavatoio storico, dove un tempo le donne del borgo si incontravano tra un bucato e l’altro spiando le vicende pubbliche. Qui vicino sorge la Posta Medicea, antica dimora costruita nel 1584 da Fernando de’ Medici, che ha ospitato personaggi illustri come il Granduca Cosimo II, papi e scrittori romantici. Il palazzo è oggi di proprietà privata, ma l’atmosfera carica di storia resta palpabile. Nelle vicinanze, il Bosco Isabella è un parco unico che nasconde tracce di un tempio etrusco millenario e una piramide ottocentesca, preludio a suggestivi festival estivi. È il posto perfetto per una pausa rigenerante nel verde, lontano dalla confusione.
Consigli pratici per scoprire la Fortezza di Radicofani
Prima di lasciare Radicofani, vale la pena risalire – preferibilmente in e-bike – fino alla maestosa fortezza sulla collina, a 900 metri di altitudine. La salita è impegnativa se affrontata a piedi o in bici normale, ma la vista spettacolare sulla Val d’Orcia ripaga ogni sforzo. Costruita dai Carolingi nel IX secolo e rafforzata poi da longobardi, Stato Pontificio, Repubblica di Siena e Medici, conserva intatta la sua torre e racconta storie di lotte, strategia e potere. All’interno, esplorate i bastioni, i cunicoli sotterranei e godetevi il panorama dal terrazzo dei merli.
Per prepararsi all’escursione, consigliamo una sosta nel delizioso negozio Pane e Companatico in Piazza del Teatro, dove potrete acquistare prelibatezze locali come salumi artigianali, pecorino toscano, miele e dolci, indispensabili per un picnic o come souvenir gastronomici della Val d’Orcia.
Contignano e il Caseificio Val d’Orcia: un’esperienza sensoriale
A 14 chilometri da Radicofani si trova il borgo di Contignano, dove ad attendervi c’è un’esperienza insolita e affascinante: la visita al Caseificio Val d’Orcia. Qui potrete scoprire i segreti del pecorino, il formaggio simbolo della zona, dalla produzione alle diverse varianti. Per chi ama il cibo di qualità, questo è un luogo ideale per imparare, degustare e acquistare formaggi genuini da portarsi a casa, autentici sapori della Toscana meno conosciuta.
Per un soggiorno all’insegna del relax e dell’autenticità, vi consigliamo La Palazzina, una struttura rurale elegante a pochi chilometri dal centro, dove potrete dormire in camere che hanno ospitato leggende del cinema italiano come Vittorio Gassman e Federico Fellini, immergendovi così in un’atmosfera ricca di fascino e storia.
Santa Fiora e il versante meridionale del vulcano Amiata
Proseguendo il viaggio a 33 chilometri a ovest di Radicofani, sul versante meridionale del vulcano Amiata, incontriamo Santa Fiora, considerato per molti il paese più bello della Val d’Orcia. Qui, un intricato labirinto di stradine medievali conduce a piazze incantevoli dominate da antiche meridiane e chiese ricche di capolavori dell’arte robbiana, come la Chiesa della Madonna della Neve, famosa per i suoi affreschi e la particolarissima pavimentazione di vetro che lascia vedere le limpide sorgenti del fiume Fiora. Imperdibile è anche la Pieve dei Santi Fiora e Lucilla, un esempio splendido di architettura sacra e spiritualità toscana.
All’estremità del borgo, La Peschiera offre un’esperienza unica: un vivaio di trote costruito nel Medioevo sfruttando le sorgenti del fiume, un angolo storico immerso tra abeti, cipressi e castagni. La Peschiera è il cuore verde di Santa Fiora, luogo ideale per una passeggiata rigenerante tra natura e storia.
Da Santa Fiora, imboccate i sentieri nella faggeta del Monte Amiata, una delle più estese d’Europa. A soli 10 chilometri dal paese e a 900 metri di altitudine, questo ambiente incantato è particolarmente suggestivo in autunno, quando le foglie si tingono di rosso. Per gli amanti dello sci, d’inverno è possibile raggiungere la cima del vulcano fino a 1.400 metri, dove la comoda seggiovia e il ristorante Le Macinaie offrono ristoro e relax.
San Salvatore: tappa finale tra arte e tradizioni
L’ultima tappa del viaggio conduce alla cittadina di San Salvatore, a circa mezz’ora da Santa Fiora. Il paese, con i suoi 6.000 abitanti, è noto per l’omonima abbazia e un monastero fondati nell’VIII secolo da un duca longobardo. La cripta medievale dell’abbazia è un autentico scrigno d’arte, con capitelli zoomorfi, una croce policroma del XII secolo e affreschi barocchi realizzati da Francesco Nasini, che raccontano secoli di devozione e storia religiosa.
Per vivere appieno l’atmosfera locale, dopo aver esplorato il centro storico, vi suggeriamo una cena tipica in uno dei ristoranti della zona, come la Galleria Centrale, dove potrete assaggiare piatti tradizionali come le tagliatelle al ragù bianco o pasta fresca con funghi, perfetti per concludere un viaggio di scoperta tra i tesori naturali e culturali della Val d’Orcia.
Consigli di viaggio per esplorare la Val d’Orcia
- Come muoversi: la bicicletta elettrica è la scelta migliore per affrontare i dolci ma impegnativi pendii della zona.
- Dove alloggiare: selezionate strutture rurali e relais per vivere un’esperienza autentica e rilassante.
- Quando visitare: l’autunno regala paesaggi dipinti di rosso e oro, mentre l’inverno offre la possibilità di combinare arte e sci sulle pendici del monte Amiata.
- Cosa portare a casa: formaggi tipici, salumi e dolci locali rappresentano souvenir perfetti per ricordare questo angolo di Toscana meno conosciuto.
Un viaggio a Radicofani e dintorni significa immergersi in una Toscana che ancora parla la lingua della natura, della storia e delle tradizioni più autentiche. Scoprire la Val d’Orcia dai piccoli borghi alle vaste faggete del Monte Amiata è un’esperienza capace di emozionare ogni tipo di viaggiatore, con la promessa di panorami da cartolina e una cultura di accoglienza che avvolge e rimane nel cuore.