Viaggio a Zimbabwe, Zambia e Malawi: guida alle orme di David Livingstone

EL PAÍS

Viaggio alle Cascate Vittoria: un incontro magico con l’Africa selvaggia

Quando il medico missionario e esploratore scozzese David Livingstone scoprì le maestose Cascate Vittoria nel 1855, si trovava nel cuore dell’Africa, dopo aver attraversato a piedi il deserto del Kalahari e risalito il fiume Zambesi. Il capitano della tribù Makololo, Sekeleku, lo aveva avvertito: avrebbe incontrato il “mosi” o “tunya”, ovvero il “fumo che tuona” che si alza imponente dalle cascate. In quel momento Livingstone divenne il primo europeo a osservare da vicino questo spettacolo naturale straordinario, formato dal fiume Zambesi che precipita in un canyon lungo 1.700 metri e profondo più di 100 metri. Affascinato dalla potenza dello scenario, decise di battezzarle “Vittoria” in onore della regina d’Inghilterra, lasciando da parte la tradizione di mantenere i nomi locali.

Oggi, per chi viaggia alle Cascate Vittoria visitando Zimbabwe e Zambia, il punto panoramico migliore si trova proprio dalla sponda zimbabwese. Qui un sentiero si snoda lungo venti punti di osservazione diversi, permettendo di ammirare l’enorme colonna di acqua che solleva una pioggia incessante nell’aria. L’atmosfera è intensamente vibrante e incanta chiunque, generando una pelle d’oca ancora più forte se si pensa allo spirito tenace e umanitario di Livingstone di fronte a questo colosso naturale. L’ingresso al parco costa circa 50 dollari, un investimento che vale ogni centesimo per esperienze così potenti dal punto di vista emozionale e fotografico.

Attraversare il ponte storico sul fiume Zambesi

Vicino alle cascate si trova il ponte di ferro costruito nel 1905, parte del sogno mai realizzato di Cecil Rhodes di collegare Città del Capo al Cairo tramite ferroviaria. Questo ponte attraversa lo Zambesi e ancora oggi rappresenta la principale via di comunicazione fra il nord dello Zimbabwe e il sud dello Zambia. Passandoci sopra, si possono ammirare panorami spettacolari sul canyon e il fiume sottostante, vivendo l’atmosfera di un passato coloniale carico di ambizioni epiche. La linea ferroviaria è tuttora attiva e occasionalmente percorse anche treni di lusso, come l’Orient Express africano.

Livingstone, la città africana caotica e culturalmente viva

Proseguendo il viaggio verso la città di Livingstone, a circa nove chilometri dalle cascate nello Zambia, si entra in un tipico centro urbano africano, vivace e frenetico, con circa 177.000 abitanti. Qui la principale attrazione turistica è il museo Livingstone, il più importante dello Zambia. Anche se l’allestimento appare semplice e quasi ingenuo, è imperdibile per chi si appassiona alle gesta del grande esploratore britannico. Al suo interno sono custoditi oggetti originali di Livingstone, come il berretto, il cappotto, il kit di pronto soccorso, il fucile, lettere autografe e mappe dei suoi viaggi. Molto emozionante è la ricostruzione della figura di Susi e Chuma, i suoi fedeli servitori africani, e il racconto dello storico incontro con Henry Morton Stanley, famoso per la frase “Dottor Livingstone, suppongo”.

Avventura in canoa sul fiume Zambesi: un’immersione nella natura pura

Un’esperienza imperdibile durante un viaggio alle Cascate Vittoria è la discesa in canoa lungo un tratto del fiume Zambesi, nella zona di Chirundu, a sud-est dello Zambia. Muniti di canoe biposto di tipo canadese e accompagnati da guide esperte, ci si addentra in un ambiente selvaggio dove il fiume si apre in meandri, canali e lagune incontaminate. La natura qui regna sovrana e, con il giusto rispetto, si ha la possibilità di avvistare diverse specie di animali: ippopotami, coccodrilli, elefanti, bufali, antilopi e una straordinaria varietà di uccelli. Per chi si chiede se l’esperienza sia sicura, la risposta è sì, a patto di seguire sempre le indicazioni delle guide locali, mantenendo toni bassi e rispettosi nei confronti della fauna.

Il tramonto sulle rive del fiume è uno degli spettacoli africani più struggenti: immersi nel silenzio rotto solo dal suono delle pale sulla canoa, ci si prepara a una notte in campeggio selvaggio su un’isola sicura, lontani da grandi predatori come leoni o iene, che non attraversano il fiume. Questa esperienza tocca emozioni profonde e fa sentire il viaggiatore parte integrante di un universo ancestrale, scandito solo dalla natura.

Riserva naturale e Lago Malawi: proseguimento di un viaggio nel cuore dell’Africa

Lasciato il fiume, si raggiunge il Parco nazionale del Luangwa meridionale, la più grande riserva dello Zambia, estesa su circa 9.000 chilometri quadrati. Qui, nei pressi dell’omonimo fiume, si può provare a vedere una straordinaria concentrazione di fauna africana selvaggia, dai leopardi e leoni ad elefanti, bufali e ippopotami. Un’esperienza imperdibile per gli amanti del safari classico e della natura incontaminata.

Il viaggio culmina sulle coste del Lago Malawi, chiamato anche Nyasa dalla popolazione locale Chewa. Questo vasto specchio d’acqua lungo 580 chilometri e largo fino a 70, è stato “scoperto” da Livingstone nel 1859 durante le sue esplorazioni nel basso bacino dello Zambesi. Trascorrere qualche giorno sulle rive di questo lago, con le sue spiagge limpide e tranquille, è un modo perfetto per riflettere sulle conquiste, speranze e difficoltà di quell’epoca di grandi esplorazioni.

Nkhotakota: storia e memoria sotto l’albero di Livingstone

Nel piccolo centro di Nkhotakota, in Malawi, si può ancora visitare l’albero sotto cui Livingstone si accampò nel 1861. Fu in questo luogo che incontrò Jumbe, un leader arabo-swahili che controllava il commercio di schiavi e avorio, e diversi capi locali, tentando di porre fine a questo atroce commercio umano. Sebbene le condizioni del sito siano oggi modeste e poco sviluppate turisticamente, visitarlo significa toccare con mano un pezzo di storia africana e dell’epopea di Livingstone, l’uomo che cambiò per sempre il rapporto fra Europa e Africa.

Consigli di viaggio per un’esperienza indimenticabile

  • Clima e periodo migliore: il viaggio alle Cascate Vittoria e nei dintorni è ideale nel periodo secco, da maggio a ottobre, quando la visibilità delle cascate è ottimale e le condizioni per la vita selvaggia sono favorevoli.
  • Ingresso e costi: il biglietto d’ingresso alle cascate nella parte dello Zimbabwe è di circa 50 dollari. Portate con voi contanti e assicuratevi di avere immagini o info aggiornate sui costi.
  • Abbigliamento: scegliete capi leggeri ma coprenti per la protezione da sole e insetti. Scarpe comode per camminare sui sentieri panoramici.
  • Sicurezza: nelle escursioni in canoa affidatevi solo a guide esperte e locali. Non allontanatevi dai gruppi e rispettate sempre le indicazioni sulle distanze da ippopotami e coccodrilli.
  • Cultura locale: visitare musei come quello di Livingstone evoca la storia, ma è importante mantenere un atteggiamento rispettoso verso le comunità e le condizioni attuali dei territori visitati.

Un viaggio a Cascate Vittoria, Zambia, Zimbabwe e Malawi è molto più di una vacanza: è un’immersione intensa nelle radici di un continente ricco di storia, sfide e meraviglie naturali. Seguendo le tracce di David Livingstone puoi revivere uno dei capitoli più emozionanti dell’esplorazione africana, assaporando ogni emozione che solo l’Africa più autentica sa regalare.